Sempre a proposito del Trono di Spade... ecco la scena in cui Arya Stark fugge da Approdo del Re, lungo la cosiddetta Strada del Re.
Questo viale alberato esiste davvero, è uno dei luoghi più fotografati di tutta l'Irlanda del nord, e si chiama Dark Hedges.
I faggi irlandesi che costituiscono questo viale alberato vennero piantati nel diciottesimo secolo dalla famiglia Stuart, desiderosa di impressionare chi percorreva la strada di accesso al loro palazzo nobiliare. Pare proprio che siano riusciti nel loro intento...
Basta un piccolo spiraglio di sole a illuminare Dark Hedges ("le siepi oscure") e il luogo cambia quasi completamente atmosfera...
Sui possenti tronchi degli alberi, inevitabile che qualcuno si sentisse in dovere di lasciare un segno del proprio passaggio.
Tutt'intorno, la sempre affascinante campagna inglese. Irlandese. Nord irlandese. Beh, quel che è.
martedì 29 novembre 2016
lunedì 28 novembre 2016
Uster (4) - Downhill Demesne
I paesaggi dell'Irlanda del nord sono talmente pittoreschi da essere stati scelti come location per moltissime ambientazioni del Trono di Spade. Ad esempio qui siamo a Downhill, nei pressi di Castle Rock, dove il vescovo di Derry si fece costruire un sontuoso palazzo in cui il pio e timorato uomo di chiesa teneva feste e banchetti.
Ormai il palazzo è in rovina, ma ben conservato è un altro edificio del complesso, che si intravvede da lontano...
Avviciniamoci ancora un po'...
Ed eccolo qui: il Mussenden Temple è ispirato al tempio di Vesta di Roma e un tempo ospitava la biblioteca personale del vescovo. Che per costruirlo non badò a spese, mentre invece badò eccome alla location...
Questa scogliera a picco sull'oceano pare abbia fatto da sfondo a una scena notturna del Trono di Spade (anche se il monumento in cima è stato un attimino rimaneggiato)
Indubbiamente il vescovo aveva un certo gusto estetico...
E amava le viste panoramiche (poverino, che vitaccia!)
Ormai il palazzo è in rovina, ma ben conservato è un altro edificio del complesso, che si intravvede da lontano...
Avviciniamoci ancora un po'...
Ed eccolo qui: il Mussenden Temple è ispirato al tempio di Vesta di Roma e un tempo ospitava la biblioteca personale del vescovo. Che per costruirlo non badò a spese, mentre invece badò eccome alla location...
Questa scogliera a picco sull'oceano pare abbia fatto da sfondo a una scena notturna del Trono di Spade (anche se il monumento in cima è stato un attimino rimaneggiato)
Indubbiamente il vescovo aveva un certo gusto estetico...
E amava le viste panoramiche (poverino, che vitaccia!)
sabato 26 novembre 2016
Ulster (3) - You Are Now Entering Free Derry
Dall'Eire rientriamo nuovamente nel Regno Unito; tappa obbligata è Derry (come la chiamano gli irlandesi) o Londonderry (toponimo britannico).
Cinta da antiche mura perfettamente conservate, la città è un luogo molto piacevole da visitare: ad esempio non si può mancare una visita alla sua splendida cattedrale
Concedendosi poi una piacevole passeggiata lungo i bastioni cittadini...
Ma basta guardare giù dai bastioni verso il cosiddetto Bogside per rendersi conto che, a dispetto dell'anima tranquilla e turistica della Derry di oggi, rimane vivo più che mai il ricordo dei drammatici scontri tra cattolici e protestanti di non molti anni fa.
Ne sono testimonianza i murales, famosi in tutto il mondo, realizzati in segno di protesta e di denuncia contro le discriminazioni e le violenze subite dagli irlandesi, che tuttora invocano la loro autonomia e indipendenza.
Il più emblematico è forse quello che evoca la "Bloody Sunday", la domenica di sangue del 30 gennaio 1972 quando l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando in favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone altrettante (è questo tragico evento che ha ispirato la famosa canzone degli U2).
Famosissimo è anche il muro su cui un cittadino nottetempo scrisse "You Are Now Entering Free Derry" - la casa venne abbattuta, ma il murales rimane lì al suo posto, in mezzo a una strada.
Sullo sfondo, il cupo disegno di un bambino che indossa una maschera a gas e tiene in mano una molotov.
In questo angolo si fronteggiano altri due drammatici murales: in uno un militare sta per sfondare con una mazza la porta di una casa, nell'altro degli attivisti scappano dai lacrimogeni.
Qualcuno ha anche scritto su un muro #DerryHappy in segno di speranza e di voglia di lasciarsi alle spalle il pesante passato...
Eppure dallo scontro nessuno sembra voler retrocedere, né da una parte...
...né dall'altra.
Cinta da antiche mura perfettamente conservate, la città è un luogo molto piacevole da visitare: ad esempio non si può mancare una visita alla sua splendida cattedrale
Concedendosi poi una piacevole passeggiata lungo i bastioni cittadini...
Ma basta guardare giù dai bastioni verso il cosiddetto Bogside per rendersi conto che, a dispetto dell'anima tranquilla e turistica della Derry di oggi, rimane vivo più che mai il ricordo dei drammatici scontri tra cattolici e protestanti di non molti anni fa.
Ne sono testimonianza i murales, famosi in tutto il mondo, realizzati in segno di protesta e di denuncia contro le discriminazioni e le violenze subite dagli irlandesi, che tuttora invocano la loro autonomia e indipendenza.
Il più emblematico è forse quello che evoca la "Bloody Sunday", la domenica di sangue del 30 gennaio 1972 quando l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando in favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone altrettante (è questo tragico evento che ha ispirato la famosa canzone degli U2).
Famosissimo è anche il muro su cui un cittadino nottetempo scrisse "You Are Now Entering Free Derry" - la casa venne abbattuta, ma il murales rimane lì al suo posto, in mezzo a una strada.
Sullo sfondo, il cupo disegno di un bambino che indossa una maschera a gas e tiene in mano una molotov.
In questo angolo si fronteggiano altri due drammatici murales: in uno un militare sta per sfondare con una mazza la porta di una casa, nell'altro degli attivisti scappano dai lacrimogeni.
Qualcuno ha anche scritto su un muro #DerryHappy in segno di speranza e di voglia di lasciarsi alle spalle il pesante passato...
Eppure dallo scontro nessuno sembra voler retrocedere, né da una parte...
...né dall'altra.
mercoledì 23 novembre 2016
Ulster (2) - Malin Head
Malin Head è la punta più a nord di tutta l'Irlanda e con le sue scogliere affacciate sull'Atlantico è un luogo di grande fascino - non a caso è stato scelto come location per un nuovo episodio di Guerre Stellari.
Un bel percorso panoramico si snoda lungo le scogliere regalando viste e scorci spettacolari
Una croce ricorda le tante vite reclamate dalle tempestose acque di queste scogliere, anche se oggi la giornata mite e piena di sole stempera in qualche modo la drammaticità.
Alla base della croce, centinaia di monetine lasciate come memento che vanno pian piano dissolvendosi a causa di salsedine e intemperie...
Proprio sulla cima della scogliera, dove finisce la strada asfaltata, si trova un edificio su cui sono state lasciate targhe commemorative del completamento del percorso che porta da Mizen Head (la punta più meridionale dell'Irlanda) sino a qui, lungo oltre 650 chilometri.
Il punto di arrivo (o partenza, visto che il percorso si fa anche all'inverso) è ben segnalato...
E tutt'intorno le ultime, bucoliche propaggini di countryside irlandese.
Un bel percorso panoramico si snoda lungo le scogliere regalando viste e scorci spettacolari
Una croce ricorda le tante vite reclamate dalle tempestose acque di queste scogliere, anche se oggi la giornata mite e piena di sole stempera in qualche modo la drammaticità.
Alla base della croce, centinaia di monetine lasciate come memento che vanno pian piano dissolvendosi a causa di salsedine e intemperie...
Proprio sulla cima della scogliera, dove finisce la strada asfaltata, si trova un edificio su cui sono state lasciate targhe commemorative del completamento del percorso che porta da Mizen Head (la punta più meridionale dell'Irlanda) sino a qui, lungo oltre 650 chilometri.
Il punto di arrivo (o partenza, visto che il percorso si fa anche all'inverso) è ben segnalato...
E tutt'intorno le ultime, bucoliche propaggini di countryside irlandese.
lunedì 21 novembre 2016
Ulster (1) - Un assaggio di antichità
"L’Ulster, in irlandese Ulaidh, è una provincia dell'Irlanda, geograficamente collocata alla sua estremità nordorientale. Il toponimo “Ulster” è sovente, ancorché impropriamente, usato come sinonimo di “Irlanda del Nord”. Wikipedia"
Ringraziando Wikipedia per la precisazione, in zona Cesarini ecco le foto del mio ultimo viaggio nel nord Irlanda - da non confondersi con l'Irlanda del nord, per l'appunto.
Si parte da Enniskillen, cittadina situata sulle rive del grande Louch Erne, che in epoca medievale attirò religiosi ed eremiti da ogni dove grazie alla bellezza e alla suggestività delle sue sponde. Questo ad esempio è il complesso di Devenish Island, raggiungibile via traghetto, che ammiriamo solo da lontano (perché... non troviamo il traghetto).
L'importanza religiosa del luogo ebbe le sue basi ben prima del cristianesimo, come testimoniano le pietre scolpite del remoto cimiterino di Caldragh a Boa Island.
In primo piano una figura umana stilizzata, detta Lustyman o uomo di Lusty More (rinvenuto sulla vicina isoletta omonima); sullo sfondo la statua di Janus, con un volto su entrambi i lati, così chiamata perché ricorda il dio bifronte Giano venerato dai Romani. Le statue raffiguranti divinità celtiche sono vecchie di almeno 1500 anni (qualcuno dice risalgano all'età del Ferro) e intorno a esse ruotano molte leggende e congetture.
Ben più antico è il circolo di pietre di Drumskinny, costruito 4000 anni fa e, anche se di ridotte dimensioni, molto affascinante con le sue pietre consumate dai secoli e dalle intemperie.
Proseguendo verso nord-ovest si raggiunge una collina che si staglia sulla pianura circostante e ospita alla sua sommità il forte preistorico di Grianan of Aileach. Oltre che per il nome impronunciabile, il luogo colpisce per la sua bellezza un po' selvaggia...
...e per l'ottimo stato di conservazione della struttura (anche se poi si scoprirà che c'è un trucco, perché ci hanno messo mano nell'Ottocento).
Dalla sommità del Grianan of Aileach si può ammirare la campagna nordirlandese in tutta la sua bellezza, nonostante i cieli cupi
E poi via verso Malin Head, la punta più a nord dell'Irlanda!
lunedì 7 novembre 2016
Laghi Seroti e Monte Pagano (Mortirolo)
Mea culpa!
Di questa escursione del 2015 mi sono dimenticata di pubblicare le fotografie. Faccio ammenda a distanza di più di un anno...
Questa è la conca dei laghi Seroti, nella zona del Mortirolo. Ambiente solitario e suggestivo...
...talmente suggestivo da essere stato scelto come location per una pubblicità (vintage) della Seat Ibiza 3°serie.
A poca distanza, sull'altro versante della vallata, si trova il Monte Pagano la cui sommità è incoronata da una cinta muraria che ricorda un forte di epoca preistorica...
In realtà si tratta di una fortificazione risalente alla Grande Guerra, anche se qui in realtà non vi furono mai combattimenti. L'opera, realizzata interamente con grandi blocchi di roccia perfettamente incastrati a secco, è lunga centinaia di metri e si può solo provare a immaginare la fatica di costruirla a mano.
Oggi, percorrendone il perimetro, i più fortunati possono fare incontri in stile cinematografico come ad esempio con l'uomo che fissa le capre...
...o con le capre che fissano l'uomo.
Di questa escursione del 2015 mi sono dimenticata di pubblicare le fotografie. Faccio ammenda a distanza di più di un anno...
Questa è la conca dei laghi Seroti, nella zona del Mortirolo. Ambiente solitario e suggestivo...
...talmente suggestivo da essere stato scelto come location per una pubblicità (vintage) della Seat Ibiza 3°serie.
A poca distanza, sull'altro versante della vallata, si trova il Monte Pagano la cui sommità è incoronata da una cinta muraria che ricorda un forte di epoca preistorica...
In realtà si tratta di una fortificazione risalente alla Grande Guerra, anche se qui in realtà non vi furono mai combattimenti. L'opera, realizzata interamente con grandi blocchi di roccia perfettamente incastrati a secco, è lunga centinaia di metri e si può solo provare a immaginare la fatica di costruirla a mano.
Oggi, percorrendone il perimetro, i più fortunati possono fare incontri in stile cinematografico come ad esempio con l'uomo che fissa le capre...
...o con le capre che fissano l'uomo.
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