sabato 26 novembre 2016

Ulster (3) - You Are Now Entering Free Derry

Dall'Eire rientriamo nuovamente nel Regno Unito; tappa obbligata è Derry (come la chiamano gli irlandesi) o Londonderry (toponimo britannico). 

Cinta da antiche mura perfettamente conservate, la città è un luogo molto piacevole da visitare: ad esempio non si può mancare una visita alla sua splendida cattedrale



Concedendosi poi una piacevole passeggiata lungo i bastioni cittadini...


Ma basta guardare giù dai bastioni verso il cosiddetto Bogside per rendersi conto che, a dispetto dell'anima tranquilla e turistica della Derry di oggi, rimane vivo più che mai il ricordo dei drammatici scontri tra cattolici e protestanti di non molti anni fa.


Ne sono testimonianza i murales, famosi in tutto il mondo, realizzati in segno di protesta e di denuncia contro le discriminazioni e le violenze subite dagli irlandesi, che tuttora invocano la loro autonomia e indipendenza.

 
Il più emblematico è forse quello che evoca la "Bloody Sunday", la domenica di sangue del 30 gennaio 1972 quando l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando in favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone altrettante (è questo tragico evento che ha ispirato la famosa canzone degli U2).
 
Famosissimo è anche il muro su cui un cittadino nottetempo scrisse "You Are Now Entering Free Derry" - la casa venne abbattuta, ma il murales rimane lì al suo posto, in mezzo a una strada.

 
Sullo sfondo, il cupo disegno di un bambino che indossa una maschera a gas e tiene in mano una molotov.

 
In questo angolo si fronteggiano altri due drammatici murales: in uno un militare sta per sfondare con una mazza la porta di una casa, nell'altro degli attivisti scappano dai lacrimogeni.


Qualcuno ha anche scritto su un muro #DerryHappy in segno di speranza e di voglia di lasciarsi alle spalle il pesante passato...



Eppure dallo scontro nessuno sembra voler retrocedere, da una parte...


 ...né dall'altra.

 
 

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