Siamo dalle parti di Ballintoy dove si trova una delle attrazioni più famose di questo angolo "irlandese" di Gran Bretagna. Un tempo le acque dell'Irlanda del Nord pullulavano di salmoni, al punto che i pescatori potevano catturarli semplicemente (si fa per dire) posizionando delle reti che intercettassero le loro rotte migratorie lungo la costa.
Il ponte di corde di Carrick-a-Rede fu teso per la prima volta nel 1755 per collegare la terraferma a un grosso promontorio roccioso, separato da un precipizio di una trentina di metri, che si affacciava proprio sul punto in cui transitavano i salmoni. Il suo nome significa appunto "La roccia sulla strada".
All'inizio di ogni stagione di pesca, in primavera, il ponte di corde veniva teso a mano fra le due estremità del burrone per poi essere ritirato in autunno.
Oggi, per il diletto dei turisti, il ponte è stato ricostruito con materiali più solidi e dotato di un accesso sicuro tramite scale in ferro, ma attraversandolo non si può che avere un brivido pensando ai pescatori che lo percorrevano quando era ancora un ponticello di corde instabile, oscillante per le continue folate del vento e dotato di un singolo corrimano.
A poca distanza si può osservare l'edificio a supporto delle attività di pesca, costruito a ridosso di una parete quasi verticale e dotato di un argano in legno che veniva usato (brrr!) per calare in acqua le barche.
Mentre negli anni '60 si riuscivano ancora a pescare 300 salmoni al giorno, nel 2002 si catturarono solo 250 salmoni dalla primavera all'autunno. E così, col declino delle popolazioni di salmone atlantico causato da pesca intensiva e inquinamento, quello fu l'ultimo anno di pesca nella storia plurisecolare di Carrick-a-Rede.
Spariti i pescatori, rimangono solo i gabbiani (e frotte di turisti) a presidiare questo luogo ricco di storia.
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