Sempre a proposito di Terceira.
Visto che la città di Angra fu salvata da una mandria di tori, non è difficile credere quanto i bovini rappresentino una risorsa e una passione per gli isolani. Ovunque si vedono vacche al pascolo, che sembra di stare in Svizzera. E invece siamo nel bel mezzo dell'Atlantico, a migliaia di chilometri dal resto del mondo.
Con paesaggi simili, viene davvero voglia di reincarnarsi in una mucca.
Anche le "ragazze" sembrano apprezzare la location, e c'è solo da assaggiare i formaggi locali per capire quanto buono sia il loro latte! Altro che quelli francesi... i formaggi delle Azzorre sono i più buoni della galassia (oltre a quelli italiani, s'intende).
Alle mucche viene delegato l'importante compito di fare il latte buono, mentre i tori vengono utilizzati per una versione azzorriana della corrida. Si chiama tourada, anzi precisamente tourada à corda. A differenza della cruenta corrida spagnola, nella quale il toro viene barbaramente trucidato, la tourada non prevede l'uccisione del toro. (Poi, magari, ci faranno delle bistecche, però comunque non sotto gli occhi del pubblico).
Quando viene organizzata, tutto il paese è in festa: le vie principali vengono chiuse da pesanti assi di legno, che vengono messe anche a protezione di cancelli, porte e inferriate: infatti la tourada viene corsa per le vie del paese!
Le case di chi abita lungo le vie dove si svolgerà la tourada vengono aperte a tutti, e balconi e terrazze vengono invasi da gente festante: l'ospitalità delle Azzorre è davvero sentitissima.
Un botto a salve esplode, annunciando l'inizio della tourada: mentre il pubblico si mette al rifugio dietro le protezioni, i più coraggiosi rimangono per le strade a sfidare la corsa del toro.
Eccolo, il toro: è legato ad una fune (ecco perché si chiama "tourada à corda"), che viene tenuta da sei personaggi vestiti da vaccaro e con cappello da cowboy. La corda serve a trattenere il toro e, possibilmente, a non fargli incornare le chiappe di qualche ragazzo in vena di dimostrare quant'è figo.
Certo, alcuni sono veramente coraggiosi, girano intorno al toro sventolandogli sul naso drappi di tessuto per farlo arrabbiare... e alla fine il toro s'arrabbia, ma invece di una chiappa incorna una tavola di legno messa a protezione di un muretto, e che gli rimane incastrata su un corno
In ogni tourada vengono impiegati diversi tori, quando uno si stanca viene sostituito con un altro più fresco e incavolato. E, immancabilmente, la festa si conclude come in qualsiasi altro posto nel mondo: strafogamenti di cibo, vino, canti e balli fino a notte fonda!
Olé!
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