Un paese fantasma tira l'altro: questo è Lavacchielli, in Val Noveglia (Bardi).
Questo paese si spopolò negli anni Cinquanta, a causa della sua posizione difficilmente accessibile. Ancor oggi per arrivarci bisogna inerpicarsi in macchina lungo una strada di montagna stretta e a tratti bianca, per poi camminare per una mezz'ora abbondante in mezzo al bosco.
Anche qui ci sono case crollate e diroccate dappertutto ma, a differenza di Ca' Scapini, Lavacchielli non trasmette sensazioni così cupe. Forse perché, essendo molti degli edifici scoperchiati, le finestre appaiono luminose e non come occhi scuri che ti fissano minacciosi.
Il paese è malinconico ma molto suggestivo, immerso nella quiete, e tutto costruito con la pietra lavorata a regola d'arte dagli scalpellini.
Sull'architrave di una porta si legge una data: 1949. Nonostante l'evidente cura nella costruzione prima, e nel cercare di recuperare alcune case poi, alla fine Lavacchielli venne completamente abbandonato al suo destino.
Molte delle abitazioni sono degli scheletri vuoti, dove però sopravvivono tracce di intonaco con decorazioni.
Evidentemente qui non viveva solo gente povera ma anche persone che potevano permettersi questi raffinati abbellimenti per le loro case. Ma dobbiamo sempre ricordare che qui siamo in mezzo a un bosco, in mezzo al nulla, in un isolamento quasi totale.
All'interno delle case, o di ciò che rimane di esse, si possono scorgere testimonianze di quella che era la vita quotidiana delle persone che qui abitavano. Ad esempio un armadio a muro rimasto con le sue ante spalancate, quando tutto intorno pavimenti e soffitti sono crollati...
...oppure i resti di un vecchio camino con le pietre ancora annerite dal fuoco.
Questo piccolo gioiello dell'architettura di un tempo sta lentamente scomparendo, avvolto dalla vegetazione e dalle sue stesse macerie, ed è un peccato. Ma del resto è anche il corso naturale delle cose.
Un
plauso alle sapienti mani che hanno saputo costruire Lavacchielli, squadrando le
pietre con precisione certosina e creando degli incastri al limite del
perfetto.
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