A un tiro di schioppo da Carrick-a-Rede c'è un'altra location del Trono di Spade - così vicina da essere solitamente usata come parcheggio ausiliario quando le auto dei visitatori hanno riempito quello principale. Si tratta della Larrybane Quarry.
Ok, in una giornata grigia e piovosa come questa, e con dei camper parcheggiati a rovinarmi l'inquadratura, il posto non rende molto. Ma il cartello attesta che questa è la location dell'episodio della seconda stagione dove appare l'accampamento di re Renly...
...e dove facciamo la conoscenza di Brienne di Tart.
Dietro a Brienne, proprio sopra il capoccione di Catelyn Stark, si vede il taglio a "V" dove si trova il ponte di corda di Carrick-a-Rede. Due attrazioni turistiche al prezzo di una!
giovedì 8 dicembre 2016
lunedì 5 dicembre 2016
Ulster (8) - Carrick-a-Rede
Siamo dalle parti di Ballintoy dove si trova una delle attrazioni più famose di questo angolo "irlandese" di Gran Bretagna. Un tempo le acque dell'Irlanda del Nord pullulavano di salmoni, al punto che i pescatori potevano catturarli semplicemente (si fa per dire) posizionando delle reti che intercettassero le loro rotte migratorie lungo la costa.
Il ponte di corde di Carrick-a-Rede fu teso per la prima volta nel 1755 per collegare la terraferma a un grosso promontorio roccioso, separato da un precipizio di una trentina di metri, che si affacciava proprio sul punto in cui transitavano i salmoni. Il suo nome significa appunto "La roccia sulla strada".
All'inizio di ogni stagione di pesca, in primavera, il ponte di corde veniva teso a mano fra le due estremità del burrone per poi essere ritirato in autunno.
Oggi, per il diletto dei turisti, il ponte è stato ricostruito con materiali più solidi e dotato di un accesso sicuro tramite scale in ferro, ma attraversandolo non si può che avere un brivido pensando ai pescatori che lo percorrevano quando era ancora un ponticello di corde instabile, oscillante per le continue folate del vento e dotato di un singolo corrimano.
A poca distanza si può osservare l'edificio a supporto delle attività di pesca, costruito a ridosso di una parete quasi verticale e dotato di un argano in legno che veniva usato (brrr!) per calare in acqua le barche.
Mentre negli anni '60 si riuscivano ancora a pescare 300 salmoni al giorno, nel 2002 si catturarono solo 250 salmoni dalla primavera all'autunno. E così, col declino delle popolazioni di salmone atlantico causato da pesca intensiva e inquinamento, quello fu l'ultimo anno di pesca nella storia plurisecolare di Carrick-a-Rede.
Spariti i pescatori, rimangono solo i gabbiani (e frotte di turisti) a presidiare questo luogo ricco di storia.
Il ponte di corde di Carrick-a-Rede fu teso per la prima volta nel 1755 per collegare la terraferma a un grosso promontorio roccioso, separato da un precipizio di una trentina di metri, che si affacciava proprio sul punto in cui transitavano i salmoni. Il suo nome significa appunto "La roccia sulla strada".
All'inizio di ogni stagione di pesca, in primavera, il ponte di corde veniva teso a mano fra le due estremità del burrone per poi essere ritirato in autunno.
Oggi, per il diletto dei turisti, il ponte è stato ricostruito con materiali più solidi e dotato di un accesso sicuro tramite scale in ferro, ma attraversandolo non si può che avere un brivido pensando ai pescatori che lo percorrevano quando era ancora un ponticello di corde instabile, oscillante per le continue folate del vento e dotato di un singolo corrimano.
A poca distanza si può osservare l'edificio a supporto delle attività di pesca, costruito a ridosso di una parete quasi verticale e dotato di un argano in legno che veniva usato (brrr!) per calare in acqua le barche.
Mentre negli anni '60 si riuscivano ancora a pescare 300 salmoni al giorno, nel 2002 si catturarono solo 250 salmoni dalla primavera all'autunno. E così, col declino delle popolazioni di salmone atlantico causato da pesca intensiva e inquinamento, quello fu l'ultimo anno di pesca nella storia plurisecolare di Carrick-a-Rede.
Spariti i pescatori, rimangono solo i gabbiani (e frotte di turisti) a presidiare questo luogo ricco di storia.
sabato 3 dicembre 2016
Ulster (7) - Dunluce Castle
Costruito nel luogo in cui precedentemente sorgeva un forte preistorico, il castello di Dunluce fu uno dei più belli e importanti di tutta la costa nordirlandese grazie alla sua magnificenza e alla posizione a picco sul mare.
Per accedervi si passa da un ponte levatoio e da un grande portale d'ingresso che sicuramente suscitava un misto di timore e ammirazione in chi lo varcava.
Anche se ormai il castello è in rovina, le sue strutture restano straordinarie (e ottimamente conservate dal National Trust). A eccezione della cucina che, secondo la leggenda, nel 1639 a causa di un cedimento della roccia precipitò giù dalla scogliera durante una notte tempestosa insieme a parte del castello, trascinando con sé anche parecchi membri della servitù. Pare che all'epoca la moglie del castellano abbia detto al marito qualcosa come: "Ciccio, io in 'sta catapecchia non ci sto più".
Da notare la perfezione e l'eleganza di certe pietre angolari...
Incredibile quanto un castello in rovina spesso riesca ad affascinare di più di uno ancora in piedi.
Forse è anche per lo splendido paesaggio costiero che si può ammirare dalle sue mura...
...e che invoglia a qualche sano minuto di contemplazione.
Per accedervi si passa da un ponte levatoio e da un grande portale d'ingresso che sicuramente suscitava un misto di timore e ammirazione in chi lo varcava.
Anche se ormai il castello è in rovina, le sue strutture restano straordinarie (e ottimamente conservate dal National Trust). A eccezione della cucina che, secondo la leggenda, nel 1639 a causa di un cedimento della roccia precipitò giù dalla scogliera durante una notte tempestosa insieme a parte del castello, trascinando con sé anche parecchi membri della servitù. Pare che all'epoca la moglie del castellano abbia detto al marito qualcosa come: "Ciccio, io in 'sta catapecchia non ci sto più".
Da notare la perfezione e l'eleganza di certe pietre angolari...
Incredibile quanto un castello in rovina spesso riesca ad affascinare di più di uno ancora in piedi.
Forse è anche per lo splendido paesaggio costiero che si può ammirare dalle sue mura...
...e che invoglia a qualche sano minuto di contemplazione.
giovedì 1 dicembre 2016
Ulster (6) - Giant's Causeway
Patrimonio mondiale UNESCO dal 1986, Giant's Causeway - o Selciato del Gigante - è uno dei luoghi più famosi di tutta l'Irlanda del nord.
Si tratta di un esteso affioramento di basalto colonnare formatosi in seguito a un'eruzione avvenuta circa 60 milioni di anni fa. Il raffreddamento della roccia fusa diede origine a decine di migliaia di colonne a sezione (prevalentemente) esagonale che oggi si possono ammirare in tutta la loro bellezza.
Osservate da vicino, non stupisce che queste "sculture" di pietra siano state protagoniste di leggende sui giganti nei tempi antichi: dopotutto, chi se non loro avrebbe potuto costruirle?
Quella emersa è tuttavia solo una piccola parte della Giant's Causeway, che prosegue anche sul fondale marino.
Le falesie che circondano il sito fanno da degna cornice a questo luogo magico...
E anche qui si possono osservare le stesse colonne situate in riva al mare, ma in tutta la loro altezza e imponenza.
Si tratta di un esteso affioramento di basalto colonnare formatosi in seguito a un'eruzione avvenuta circa 60 milioni di anni fa. Il raffreddamento della roccia fusa diede origine a decine di migliaia di colonne a sezione (prevalentemente) esagonale che oggi si possono ammirare in tutta la loro bellezza.
Osservate da vicino, non stupisce che queste "sculture" di pietra siano state protagoniste di leggende sui giganti nei tempi antichi: dopotutto, chi se non loro avrebbe potuto costruirle?
Quella emersa è tuttavia solo una piccola parte della Giant's Causeway, che prosegue anche sul fondale marino.
Le falesie che circondano il sito fanno da degna cornice a questo luogo magico...
E anche qui si possono osservare le stesse colonne situate in riva al mare, ma in tutta la loro altezza e imponenza.
martedì 29 novembre 2016
Ulster (5) - Dark Hedges
Sempre a proposito del Trono di Spade... ecco la scena in cui Arya Stark fugge da Approdo del Re, lungo la cosiddetta Strada del Re.
Questo viale alberato esiste davvero, è uno dei luoghi più fotografati di tutta l'Irlanda del nord, e si chiama Dark Hedges.
I faggi irlandesi che costituiscono questo viale alberato vennero piantati nel diciottesimo secolo dalla famiglia Stuart, desiderosa di impressionare chi percorreva la strada di accesso al loro palazzo nobiliare. Pare proprio che siano riusciti nel loro intento...
Basta un piccolo spiraglio di sole a illuminare Dark Hedges ("le siepi oscure") e il luogo cambia quasi completamente atmosfera...
Sui possenti tronchi degli alberi, inevitabile che qualcuno si sentisse in dovere di lasciare un segno del proprio passaggio.
Tutt'intorno, la sempre affascinante campagna inglese. Irlandese. Nord irlandese. Beh, quel che è.
Questo viale alberato esiste davvero, è uno dei luoghi più fotografati di tutta l'Irlanda del nord, e si chiama Dark Hedges.
I faggi irlandesi che costituiscono questo viale alberato vennero piantati nel diciottesimo secolo dalla famiglia Stuart, desiderosa di impressionare chi percorreva la strada di accesso al loro palazzo nobiliare. Pare proprio che siano riusciti nel loro intento...
Basta un piccolo spiraglio di sole a illuminare Dark Hedges ("le siepi oscure") e il luogo cambia quasi completamente atmosfera...
Sui possenti tronchi degli alberi, inevitabile che qualcuno si sentisse in dovere di lasciare un segno del proprio passaggio.
Tutt'intorno, la sempre affascinante campagna inglese. Irlandese. Nord irlandese. Beh, quel che è.
lunedì 28 novembre 2016
Uster (4) - Downhill Demesne
I paesaggi dell'Irlanda del nord sono talmente pittoreschi da essere stati scelti come location per moltissime ambientazioni del Trono di Spade. Ad esempio qui siamo a Downhill, nei pressi di Castle Rock, dove il vescovo di Derry si fece costruire un sontuoso palazzo in cui il pio e timorato uomo di chiesa teneva feste e banchetti.
Ormai il palazzo è in rovina, ma ben conservato è un altro edificio del complesso, che si intravvede da lontano...
Avviciniamoci ancora un po'...
Ed eccolo qui: il Mussenden Temple è ispirato al tempio di Vesta di Roma e un tempo ospitava la biblioteca personale del vescovo. Che per costruirlo non badò a spese, mentre invece badò eccome alla location...
Questa scogliera a picco sull'oceano pare abbia fatto da sfondo a una scena notturna del Trono di Spade (anche se il monumento in cima è stato un attimino rimaneggiato)
Indubbiamente il vescovo aveva un certo gusto estetico...
E amava le viste panoramiche (poverino, che vitaccia!)
Ormai il palazzo è in rovina, ma ben conservato è un altro edificio del complesso, che si intravvede da lontano...
Avviciniamoci ancora un po'...
Ed eccolo qui: il Mussenden Temple è ispirato al tempio di Vesta di Roma e un tempo ospitava la biblioteca personale del vescovo. Che per costruirlo non badò a spese, mentre invece badò eccome alla location...
Questa scogliera a picco sull'oceano pare abbia fatto da sfondo a una scena notturna del Trono di Spade (anche se il monumento in cima è stato un attimino rimaneggiato)
Indubbiamente il vescovo aveva un certo gusto estetico...
E amava le viste panoramiche (poverino, che vitaccia!)
sabato 26 novembre 2016
Ulster (3) - You Are Now Entering Free Derry
Dall'Eire rientriamo nuovamente nel Regno Unito; tappa obbligata è Derry (come la chiamano gli irlandesi) o Londonderry (toponimo britannico).
Cinta da antiche mura perfettamente conservate, la città è un luogo molto piacevole da visitare: ad esempio non si può mancare una visita alla sua splendida cattedrale
Concedendosi poi una piacevole passeggiata lungo i bastioni cittadini...
Ma basta guardare giù dai bastioni verso il cosiddetto Bogside per rendersi conto che, a dispetto dell'anima tranquilla e turistica della Derry di oggi, rimane vivo più che mai il ricordo dei drammatici scontri tra cattolici e protestanti di non molti anni fa.
Ne sono testimonianza i murales, famosi in tutto il mondo, realizzati in segno di protesta e di denuncia contro le discriminazioni e le violenze subite dagli irlandesi, che tuttora invocano la loro autonomia e indipendenza.
Il più emblematico è forse quello che evoca la "Bloody Sunday", la domenica di sangue del 30 gennaio 1972 quando l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando in favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone altrettante (è questo tragico evento che ha ispirato la famosa canzone degli U2).
Famosissimo è anche il muro su cui un cittadino nottetempo scrisse "You Are Now Entering Free Derry" - la casa venne abbattuta, ma il murales rimane lì al suo posto, in mezzo a una strada.
Sullo sfondo, il cupo disegno di un bambino che indossa una maschera a gas e tiene in mano una molotov.
In questo angolo si fronteggiano altri due drammatici murales: in uno un militare sta per sfondare con una mazza la porta di una casa, nell'altro degli attivisti scappano dai lacrimogeni.
Qualcuno ha anche scritto su un muro #DerryHappy in segno di speranza e di voglia di lasciarsi alle spalle il pesante passato...
Eppure dallo scontro nessuno sembra voler retrocedere, né da una parte...
...né dall'altra.
Cinta da antiche mura perfettamente conservate, la città è un luogo molto piacevole da visitare: ad esempio non si può mancare una visita alla sua splendida cattedrale
Concedendosi poi una piacevole passeggiata lungo i bastioni cittadini...
Ma basta guardare giù dai bastioni verso il cosiddetto Bogside per rendersi conto che, a dispetto dell'anima tranquilla e turistica della Derry di oggi, rimane vivo più che mai il ricordo dei drammatici scontri tra cattolici e protestanti di non molti anni fa.
Ne sono testimonianza i murales, famosi in tutto il mondo, realizzati in segno di protesta e di denuncia contro le discriminazioni e le violenze subite dagli irlandesi, che tuttora invocano la loro autonomia e indipendenza.
Il più emblematico è forse quello che evoca la "Bloody Sunday", la domenica di sangue del 30 gennaio 1972 quando l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando in favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone e ferendone altrettante (è questo tragico evento che ha ispirato la famosa canzone degli U2).
Famosissimo è anche il muro su cui un cittadino nottetempo scrisse "You Are Now Entering Free Derry" - la casa venne abbattuta, ma il murales rimane lì al suo posto, in mezzo a una strada.
Sullo sfondo, il cupo disegno di un bambino che indossa una maschera a gas e tiene in mano una molotov.
In questo angolo si fronteggiano altri due drammatici murales: in uno un militare sta per sfondare con una mazza la porta di una casa, nell'altro degli attivisti scappano dai lacrimogeni.
Qualcuno ha anche scritto su un muro #DerryHappy in segno di speranza e di voglia di lasciarsi alle spalle il pesante passato...
Eppure dallo scontro nessuno sembra voler retrocedere, né da una parte...
...né dall'altra.
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