Nove isole vulcaniche nel bel mezzo dell’oceano Atlantico, a metà strada fra Europa e continente americano. Queste isole sono sicuramente famose per l’anticiclone delle Azzorre, che garantisce alta pressione e tempo bello sull’Europa. E poi?
Rimaste indenni dagli impatti del turismo di massa a causa della loro posizione geografica, le Azzorre sono sconosciute ai più. Ma sono uno dei posti più meravigliosi che esistano. Ogni isola è un piccolo mondo a sé stante, con la sua flora, il suo clima, i suoi paesaggi. Ho avuto la fortuna di vederne quattro, nell’estate del 2008, e ci ho lasciato il cuore.
Il nome “Azzorre” deriva dal portoghese “açor”, che significa “astore”. I navigatori portoghesi che per primi giunsero in questo sperduto arcipelago, nel 1300, furono infatti colpiti dalla presenza di numerosissimi uccelli marini (in realtà poiane) tanto da dare il nome a queste isole. Alcuni dicono invece che il termine deriva da “azures” perché, viste da lontano, le isole appaiono di un colore azzurrognolo. Non si sa quale delle due versioni sia quella corretta, tant’è che sulla bandiera di questa regione del Portogallo appare un rapace, ma anche una banda di colore azzurro. Un colpo al cerchio e uno alla botte, insomma.
Le Azzorre, pur nel loro isolamento geografico, fanno parte del Portogallo e una delle cose che maggiormente mi ha colpita è che la cima più alta del Paese... si trova in mezzo all'Atlantico! Monte Pico, un nome, un programma: è un vulcano attivo che domina l'isola omonima, che svetta a 2351 metri sul livello del mare. Inutile dire che, da bravi montanari, io e il mio babbo ci siamo ritenuti in dovere morale di conquistarne la cima...
L'isola di Pico è anche famosa per i suoi vigneti, patrimonio dell'Unesco: le vigne sono protette da muretti a secco costruiti con fatiche inimmaginabili nei secoli scorsi, e producono dei vini senza paragoni (hic!). Le viti crescono direttamente sulla pietra lavica (detta "biscoitos", cioè "biscotti" da tanto che è dura e arida); il caldo prodotto dall'irraggiamento solare che batte sulle rocce nere rende l'uva dolcissima e, di conseguenza, i vini picchiano forte. Niente da invidiare ai nostri passiti...
Data l'abbondanza di materia prima, non c'è da stupirsi che anche le case siano costruite con pietra vulcanica. Immagino che non spendano molto di riscaldamento.
Non siamo in Olanda, ma ci sono i mulini a vento....
...e non siamo neanche in Svizzera, ma ci sono le mucche.
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