La Grecia.
Più di diecimila isole disseminate nel Mediterraneo orientale, senza contare la parte continentale di questo Paese.
Sinora ho visitato solo tre isole greche, pertanto non posso affemare né di "conoscere" la Grecia, e nemmeno di averla capita. Però quello che ho visto mi ha affascinata all'istante.
La prima volta che sono stata in Grecia risale all'estate del 2006, a poche settimane di distanza dalla laurea. Io e quattro amici abbiam deciso di partire, destinazione Rodi, e quella vacanza me la porto nel cuore come un tesoro prezioso.
Certo, l'isola è turistica finché si vuole, ci sono zone (soprattutto nella parte settentrionale) di uno squallore disarmante. Palazzoni che ospitano mega alberghi, catene di fast food, il centro storico della capitale ricostruito stile Gardaland. Insomma, tutto quello che detesto vedere quando vado in vacanza.
Ma basta solo spostarsi verso sud e gradualmente gli scempi architettonici che fungono da tempio per i turisti lasciano spazio ad un assaggio di vera Grecia. Spiagge lunghissime e deserte, incredibili sfumature blu del mare, paesini bianchi arsi dal sole.
Non sembra neanche vero che, a distanza di pochi chilometri dal caos degli stabilimenti balneari e degli scempi architettonici della capitale, si possano trovare spiagge incontaminate e deserte. Con una punta di orgoglio, ci siamo sentiti decisamente "superiori" rispetto a quei turisti bietoloni che, pur di non fare un po' di strada, vanno in spiaggia sotto al loro hotel (orrore).
Un grazie alla Lonely Planet che ci ha indicato l'ubicazione di questa meravigliosa spiaggia. Non ricordo il nome, ma il tragitto per arrivarci sì: una sterrata al limite dell'impraticabile, senza cartelli né indicazioni.
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