martedì 30 agosto 2016

Seychelles (16) - Rush finale!

Alla fine di una vacanza così, un post "varie ed eventuali" è pressoché inevitabile...

Giovane palma pronta a rimpiazzarne un'altra

 
 

Un pipistrellone volante, un po' inquietante in volo...


...eppure carinissimo ♥ visto da vicino


 Millepiedi seicellese - ma forse la foto non rende bene l'idea delle dimensioni...


...così va meglio?


A proposito di dimensioni, vogliamo parlare di questa fogliolina di palma?

 

Uno dei tanti paguri a cui abbiamo(ho) rotto le balle in spiaggia...


...e garzetta che a sua volta rompe le balle ai venditori di pesce del mercato


Visto che siamo in ambito ornitologico, ecco un fetonte in volo


E un airone che invece se la prende comoda


 Poi vediamo... ah, sì, uno strano essere della foresta...


Abitanti della spiaggia...



Un po' di mare a random, che fa sempre bene...

 

E concludiamo con i poderosi sistemi di sicurezza seicellesi: uscite degli autobus "fai da te"...



...e limiti davvero invalicabili all'aeroporto di Praslin.


Quando si riparte? Io sono pronta!


lunedì 29 agosto 2016

Seychelles (15) - Fauna acquatica

Le Seychelles sono un paradiso per fare snorkelling: le loro acque brulicano di pesci, coralli, tartarughe e molto altro!















domenica 28 agosto 2016

Seychelles (14) - Là, sui monti di Mahé

Quando ormai il solito mix spiaggia/palme/mare inizia ad annoiarti, le Seychelles ti permettono di tirar fuori il "montanaro che è in te"


Ad esempio, puoi infilarti un paio di scarpe e inerpicarti su per il sentiero che conduce al Morne Blanc, che attraversa una rigogliosa foresta equatoriale 


E, arrivato al punto di osservazione in cima, goderti uno splendido panorama della costa occidentale di Mahé



...oppure puoi cambiare lato dell'isola e salire fin sui lastroni di pietra di Copolia, che si affacciano invece sulla costa orientale
 
 

Spiando così le ville e i panfili dei ricconi di Eden Island...


...o la lunga striscia squadrata dell'aeroporto internazionale delle Seychelles, costruito in pratica nel mare visto che sulla terraferma non c'era spazio a sufficienza


Oppure ancora, si possono unire trekking e balneazione percorrendo il sentiero litoraneo verso Anse Major



venerdì 26 agosto 2016

Seychelles (13) - Tintarella di pioggia, Mahé

Andare alle Seychelles per spaparanzarsi in spiaggia e prendere il sole? Banale... 


...prendere la pioggia è molto più alternativo!

mercoledì 24 agosto 2016

Seychelles (12) - Police Bay, Mahé

Police Bay è una località a sud di Mahé appena accennata sulle cartine geografiche, mentre la guida liquida il luogo in due righe ricordando che 1) il nome è legato alla presenza di un edificio militare ormai abbandonato e 2) essendo privo di strutture turistiche e imboscato in fondo a una stradina secondaria, non ha poi molto da offrire.

Niente mega-alberghi sulla costa? Cose in rovina? Dobbiamo andarci!!!

Proseguiamo fin dove possibile e parcheggiamo la macchina appena poco prima che la strada diventi una striscia d'asfalto sempre più stretta, sempre più ripida e sempre più invasa dalla vegetazione...


Di caserme o stazioni di polizia non se ne vedono, ma ci inerpichiamo lo stesso, in totale solitudine...


Ah, diceva "NO ENTRY" quel cartello a destra? Ops...


Dopo un'oretta di camminata, fra giungla e saliscendi, lungo la stradina asfaltata ormai completamente inglobata dalla foresta (e ci chiediamo: ma perché tutto sto sbattimento per una strada che non sembra portare a nulla?), ci affacciamo finalmente sull'oceano.


Di edifici in disuso sempre nessuna traccia (è evidente ormai che abbiamo sbagliato strada) ma il luogo comunque merita: è Anse Capucins, isolatissima e deserta. 


Facciamo dietrofront e torniamo alla macchina, scoprendo che in realtà ciò che cercavamo era a poche centinaia di metri dal parcheggio, lungo una stradina secondaria che si apriva sulla destra:


Non si tratta di una stazione di polizia abbandonata, ma di una prigione, con tanto di minuscolo parlatorio 


Cucine, lavatoi e docce da cui è stato rimosso tutto il removibile...

 
 
 

E lunghe file di celle ormai assediate dalla vegetazione



Anguste, claustrofobiche e impressionanti, se si pensa alle misere condizioni di chi era costretto a viverci (per non parlare poi degli stormi di zanzare)


All'interno, un letto a castello e appena lo spazio per mettersi in piedi. Ogni cella - illuminata solo da una minuscola finestrella in alto - è chiusa da una robusta porta: con grata per i più "fortunati", completamente in acciaio nelle celle di isolamento


In tutta questa tetraggine, un geco è l'unica nota di colore...


...e a poca distanza, la caletta di Police Bay fa riassaporare il piacere della libertà